Antincendio
Intervista a due ragazzi che lavorano presso il museo Santa Giulia in Brescia, in occasione della mostra “Van Gogh e Gauguin - L’avventura del Colore nuovo”.
Intervista ad Andrea Beccaris
Roberta Sisti - Qual è il tuo lavoro?
Andrea Beccaris - Sono un guardiasala presso il Museo di S.Giulia durante la mostra “Van Gogh e Gauguin - L’avventura del Colore nuovo”.
RS - Quali sono le tue mansioni durante le ore di servizio presso le sale della mostra?
AB - Mi occupo, come i miei colleghi, di controllare le sale della mostra perchè i visitatori evitino di toccare o rubare le opere.
RS - Sei stato teoricamente preparato sul modo in cui ti devi comportare in situazioni d’emergenza? Quale atteggiamento devi assumere, secondo i Vigili del Fuoco, nel caso in cui si sviluppi un incendio?
AB - Sì, sono stato preparato a situazioni di emergenza ed ho frequentato un corso antincendio presso il Comando dei Vigili del Fuoco di Brescia.
Il corso è stato diviso in una parte teorica ed una pratica. Durante la parte teorica, di quattro ore, ci è stata spiegata in maniera sommaria tutta la procedura riguardante la messa in sicurezza di luoghi e persone in caso di incendio.
Nella seconda parte, di quattro ore anch’essa, abbiamo dato una dimostrazione pratica di quello che abbiamo teoricamente appreso. Abbiamo spento un incendio, devo ammettere piuttosto circoscritto, utlizzando gli estintori che possono essere ad anidride carbonica oppure a polvere. Abbiamo utilizzato anche una coperta, poi abbiamo avuto la possibilità di prendere confidenza con lance e manichette. E’ stato interessante ed anche divertente...
Nel caso in cui si sviluppasse un incendio, se il suddetto è limitato e circoscritto, potremmo provare ad intervenire con estintori che si dovrebbero trovare nel luogo, dopo, comunque, aver avvisato la sicurezza e con essa aver deciso il da farsi. Se l’incendio fosse esteso, ad esempio, una porzione di sala, il nostro compito è anche quello di mettere in salvo le persone all’interno del museo, indicando loro le uscite di emergenza e con essi uscire dall’edificio in fiamme.
RS - Nel caso in cui ci sia un furto, si spengano le luci o vi siano armi da fuoco puntate contro qualcuno, come siete tenuti a comportarvi?
AB - Nel caso più probabile di spegnimento delle luci, come già avvenuto nella sala della “Famiglia Roulin” bisogna informare la sicurezza e, calmando gli astanti, aspettare con loro che torni la luce.
In caso di furto, noi possiamo solo avvertire la sicurezza e sperare che non sia avvenuto nella nostra sala.
In caso di pistola o armi...
RS - La società per cui lavori, invece, ha un programma di sicurezza interna facente capo a Roberto Scandiuzzi. Quali sono stati i suoi consigli in caso d’incendio o di furto?
AB - Credo gli stessi elencati in precedenza, anche se devo dire che il nome mi suona nuovo. Per quanto riguarda il furto, invece, non saprei che dire.
RS - Se scoppiasse un incendio quali persone si mettono in salvo per prime? Il pubblico, i disabili, gli anziani, le guide o i guardiasala?
AB - I primi ad abbandonare l’edificio, in caso d’incendio, sono sicuramente i visitatori, facendo attenzione a mantenere la calma per non fare ulteriormente agitare loro.
A dispetto di quanto si possa pensare, i disabili non sono i primi ad essere messi in salvo perchè potrebbero ostacolare il flusso di gente che esce dall’edificio. Dovrebbero attendere in prossimità delle uscite di sicurezza il loro turno. Poi, messi in sicurezza i visitatori e mostrate loro le uscite, è la volta delle guide e dei guardiasala.
RS - La tua mansione si può definire a salvaguardia di un luogo; in qualche modo, senti che il tuo compito è di custodia del patrimonio artistico?
AB - Sono sicuramente molto orgoglioso ed onorato di far parte di un evento così importante nella mia città, sono anche convinto che sia una crescita per la mia persona.
RS - La tua è una mansione di custodia delle opere come patrimonio artistico (quindi anche come patrimonio dell’umanità), consapevole o inconsapevole?
AB - Forse inconsapevole, qualche volta non ci si rende conto di quanto valore economico ed artistico abbiano le opere custodite nel museo.
Intervista ad Andrea Quecchia
Roberta Sisti - Qual è il tuo lavoro?
Andrea Moretto - Sono una guida presso il Museo di S.Giulia durante la mostra “Van Gogh e Gauguin - L’avventura del Colore nuovo”.
RS - Quali sono le tue mansioni durante le ore di servizio presso le sale della mostra?
AM - Mi occupo di accompagnare gruppi di persone, per l’intero percorso espositivo, spiegando e raccontando loro le vite di questi due artisti, citando aneddoti che servono a ben interpretare e descrivere le opere esposte.
RS - Sei stato teoricamente preparato sul modo in cui ti devi comportare in situazioni d’emergenza? Quale atteggiamento devi assumere, secondo i Vigili del Fuoco, nel caso in cui si sviluppi un incendio?
AM - In realtà non tutti hanno frequentato il corso antincendio tenutosi presso il Comando dei Vigili del Fuoco. A me non è stato detto nulla e quindi non l’ho frequentato.
RS - Nel caso in cui ci sia un furto, si spengano le luci o vi siano armi da fuoco puntate contro qualcuno, come siete tenuti a comportarvi?
AM - Mi trovo in difficoltà perchè noi guide in realtà non abbiamo mai ricevuto alcuna preparazione di questo genere. Non ci è stato detto nulla di specifico; solo due giorni prima di iniziare il nostro lavoro, c’è stata una riunione con tutto il personale (guide, guardarobieri, guardiesala) dove ci è stato spiegato in modo sommario come reagire in situazioni d’emergenza. Soprattutto come comportarci nel momento in cui siano in pericolo le opere.
RS - La società per cui lavori, invece, ha un programma di sicurezza interna facente capo a Roberto Scandiuzzi. Quali sono stati i suoi consigli in caso d’incendio o di furto?
Nella risposta precedente mi riferivo proprio a questo. Roberto Scandiuzzi ha tenuto una piccola lezione sul da farsi in caso di situazioni di pericolo sia per le opere sia per le persone, riferendosi a tutti i presenti. Ha spiegato che se si dovesse scatenare un incendio bisognerebbe avere la prontezza di salvare le opere e di metterle al sicuro. Non si devono usare gli estintori, presenti in ogni sala, perchè contengono delle sostanze che a contatto con l’opera e quindi con il colore reagiscono in modo tale che l’opera, se non è già bruciata per l’incendio, si brucia creando un danno irreparabile. Le opere costano più della persone, per tutta la lezione, questo, è stato il messaggio principale.
In caso di furto non ci è stato detto nulla. Nessuna particolare raccomandazione.
RS - Se scoppiasse un incendio quali persone si mettono in salvo per prime? Il pubblico, i disabili, gli anziani, le guide o i guardiasala?
AM - Dopo aver guardato alle opere, possiamo accompagnare alle uscite di sicurezza i visitatori. La questione che più mi ha stupito è stata quella dei disabili. Loro non escono per primi, ma devono aspettare che tutti siano usciti dall’edificio perchè potrebbero essere d’intralcio per gli altri. Devono attendere in prossimità delle uscite di sicurezza il loro turno. Lo stesso trattamento spetta anche agli anziani. Le guide possono uscire soltanto per ultime perchè per tutto il tempo dell’evacquazione, dobbiamo mostrare al pubblico le uscite di emergenza posizionandoci in prossimità d’esse. Appena prima di darci alla fuga siamo tenuti anche a controllare che nell’edificio non sia rimasto nessuno, controllando anche sotto i divanetti o i tavoli perchè la gente si potrebbe nascondere anche lì. Non so bene cosa debbano fare i guardiasala, credo che escano insieme alle guide. Mi piacerebbe approfondire il discorso insieme a loro perchè quando la guida non ha gruppi da accompagnare deve anche fare il guardiasala e guarobiere. Spesso mi ritrovo con questi incarichi non sapendo esattamente come dovrei comportarmi in situazioni di pericolo.
RS - La tua mansione si può definire a salvaguardia di un luogo; in qualche modo, senti che il tuo compito è di custodia del patrimonio artistico?
AM - Lo è sicuramente, ma credo che serva una piccola riflessione per averne la consapevolezza. Quando si fa questo lavoro è perchè c’è la voglia di entrare, in qualsiasi modo, a far parte del mondo dell’arte. Fare la guida vuol dire anche coinvolgere il pubblico ed insegnare l’importanza di ogni singola opera, espressione della nostra cultura. Salvaguardiamo le opere in modo indiretto.
RS - La tua è una mansione di custodia delle opere come patrimonio artistico (quindi anche come patrimonio dell’umanità), consapevole o inconsapevole?
AM - Ora, meglio consapevole.